Cronologia
Serva di Dio Luisa Piccarreta
da Maria Rosaria Del Genio, Il Sole della mia Volontà, Libreria Editrice Vaticana, 2014.
1865

23 aprile: nasce a Corato in Via Murge 10, da Vito Nicola (1829-1907) e Rosa Tarantini (1834-1907).
Alla sera dello stesso giorno viene battezzata nella Chiesa Matrice.


1874

riceve la Prima Comunione e la Cresima nello stesso giorno.
Comincia a sentire la voce di Gesù nella Comunione.


1876

si aggrega alle “Figlie di Maria”.


1877

Gesù la educa alla mortificazione della volontà per amore.


1878

immersione nella Passione di Gesù.


1881

novena di Natale. Inizio della narrazione del volume I del Diario.


1882

inizio della “vita nuova”. Gesù la sceglie come vittima. Iniziano i primi fenomeni di “impietrimento”. Intervento dell’agostiniano p. Cosma Loiodice.
Luisa diventa terziaria domenicana con il nome di sr. Maddalena.


1886

Luisa si offre a Dio per liberare Corato dal colera. P. Cosma Loiodice lascia Corato e don Michele De Benedittis (1844-1910) diventa il suo primo direttore spirituale.
Impossibilità di prendere cibo.


1887

seconda metà di novembre, Luisa è costretta sempre a letto; si offre come vittima volontaria per impetrare la pace per la guerra in Africa.
Per la prima volta l’anima di Luisa lascia il suo corpo.


1888

21 ottobre: festa della Purificazione della Vergine Maria, primo sposalizio mistico alla presenza della Vergine Maria e di santa Caterina da Siena.


1890

7 settembre: rinnovo dello sposalizio mistico alla presenza della Santissima Trinità in Cielo.
La “inabitazione” della SS. Trinità.


1894

don Michele De Benedittis è confermato confessore di Luisa.
Luisa si trasferisce con la sua famiglia nella nuova abitazione in Via Ospedale Vecchio 14.


1894 o 1895

14 settembre: Festa dell’esaltazione della Croce, sposalizio della croce a Gerusalemme e stimmate invisibili.


1898

don Gennaro de Gennaro (1844-1922) sostituisce don Michele De Benedittis come confessore di Luisa.
8 marzo: Rescritto di Papa Leone XIII di indulto per celebrare la Messa in casa di Luisa una volta ogni settimana.


1899

28 febbraio: Luisa per ubbidienza al confessore incomincia a scrivere il suo Diario (36 quaderni o volumi) fino al 28 dicembre 1938.


1905

23 maggio: Rescritto di Papa Pio X che concede una proroga dello stesso Rescritto di Leone XIII per altri 7 anni per celebrare la Messa in casa di Luisa una volta ogni settimana.


1906

Settembre: mons. Giulio Vaccaro arcivescovo di Bari e amministratore apostolico di Trani impone il divieto di recarsi in visita da Luisa. Il divieto però non avrà grandi effetti.


1907

19 marzo: muore la madre e dopo circa 15 giorni muore anche il padre.
Luisa resta sola in casa con la sorella Angelina che l’assisterà fino alla morte.


1908

17 marzo: l’arcivescovo mons. Francesco Paolo Carrano ottiene un nuovo Rescritto pontificio che estende la facoltà della celebrazione della Messa in casa tutti i giorni.


1910

2 aprile: inaugurazione a Trani dell’Orfanotrofio femminile antoniano di p. Annibale Maria Di Francia (1851-1927).
Comincia il rapporto di p. Annibale con Luisa a cui scrive una prima lettera il 20 marzo 1911.


1914

25 giugno: l’arcivescovo mons. Francesco Paolo Carrano lega le indulgenze ad una prima bozza dell’Orologio della Passione.


1915

pubblicazione della 1a e 2a edizione del libro l’Orologio della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo con affettuose considerazioni e riparazioni (10.000 copie).


1917

pubblicazione della 3a edizione del libro l’Orologio della Passione con appendice Trattato della Divina Volontà. Prima pubblicazione di testi tratti dal Diario.


1918

ottobre: Luisa prega per l’epidemia di “spagnola”.


1919

10 febbraio: Luisa pronunzia il suo “sì” nel Divino Volere di Gesù.
progetto di p. Annibale di costruire una casa delle Suore del Divino Zelo e un orfanotrofio a Corato per ospitare Luisa.


1922

10 marzo: morte di don Gennaro De Gennaro. Sarà sostituito da don Francesco De Benedittis (1868-1926).


1925

pubblicazione della 4a edizione del libro l’Orologio della Passione.
15 luglio: Luisa scrive per volontà di p. Annibale M. Di Francia il quaderno dal titolo Memorie d’infanzia.


1926

30 gennaio: morte di don Francesco De Benedittis. Gli succede come confessore don Benedetto Calvi (1886-1968).
6 agosto: p. Annibale appone il Nihil obstat direttamente sui primi 18 volumi manoscritti del Diario.
Settembre ottobre: l’arcivescovo di Trani mons. Giuseppe Maria Leo appone il suo imprimatur direttamente sui primi 18 volumi manoscritti del Diario e ne autorizza la pubblicazione.


1927

1 giugno: muore a Messina p. Annibale Maria Di Francia.


1928

7 ottobre: Luisa e la sorella Angelina vengono trasferite nell’Istituto delle Suore del Divino Zelo a Corato denominato “Casa della Divina Volontà”.
Resterà nella casa per dieci anni.


1929

20 giugno: si riavvia il lavoro editoriale interrotto con la morte di p. Annibale.


1930

inizi: pubblicazione del libro Nel Regno della Divina Volontà con imprimatur di mons. Giuseppe Maria Leo.
settembre: prime incomprensioni sugli scritti.


1931

inizi: prima segnalazione alla Sacra Congregazione del Santo Uffizio.
Proibizione di proseguire con le pubblicazioni del Diario.


1932

pubblicazione della I edizione del libro La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà con l’imprimatur di mons. Giuseppe Batignani, vescovo di Montepulciano (Siena).


1933

ottobre: pubblicazione a cura di don Benedetto Calvi della 2a edizione del libro La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà con nihil obstat ed imprimatur del delegato arcivescovile di Taranto e stampato presso la tipografia arcidiocesana S.T.A.T. di Taranto.


1934

settembre: pubblicazione della 5a edizione del libro l’Orologio della Passione a cura di don Benedetto Calvi con nihil obstat del delegato arcivescovile di Taranto.


1935

 lavoro di traduzione in altre lingue delle pubblicazioni di Luisa.
Contatto con il benedettino tedesco p. Ludwig Beda (1871-1941) del monastero di Andechs nell’alta Baviera - Germania.


1936

ottobre: pubblicazione della traduzione in tedesco a cura di p. Ludwig Beda del Trattato della 5a edizione italiana del libro l’Orologio della Passione con il titolo Das Reich des Göttlichen Willens.


1937

21 aprile: lettera del Segretario del Santo Uffizio card. Donato Sbarretti all’arcivescovo di Trani, mons. Giuseppe Maria Leo, con la quale si porta a conoscenza dell’indagine canonica in corso circa la versione tedesca del Trattato. Si chiede che vengano consegnate copie di tutte le pubblicazioni di Luisa in italiano nelle edizioni più recenti.
agosto: a Luisa è imposto dai superiori l’obbligo di non ricevere persone.
24 novembre: Festa di Cristo Re, pubblicazione a cura di don Benedetto Calvi della 3a edizione del libro La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà con nihil obstat ed imprimatur del delegato arcivescovile di Taranto. Si lavora alla 6a edizione dell’Orologio.


1938

inizio: pubblicazione della traduzione in tedesco a cura di p. Ludwig Beda della 5a edizione italiana del libro l’Orologio della Passione come secondo volume della collana “Das Reich des Göt- tlichen Willens” in 30.000 copie anch’esse esaurite in pochissimi mesi.
21 maggio: il carmelitano p. Lorenzo di S. Basilio, teologo della Dataria apostolica, si reca a Corato per requisire i quaderni manoscritti del Diario. Don Benedetto consegna i primi 34, mentre il 35° non si trova e il 36° è incompleto per cui questi non vengono consegnati.
13 luglio: seduta generale della Sacra Congregazione del Santo Uffizio nella quale si decide di iscrivere nell’Indice dei libri proibiti i testi: l’Orologio della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo con il Trattato sulla Divina Volontà, Nel Regno della Divina Volontà e La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà.
31 agosto: viene pubblicato il decreto di Proscriptio librorum sull’Osservatore Romano di Domenica 11 settembre.
19 settembre: lettera manoscritta di Luisa nella quale ella si rimette totalmente ancora una volta all’obbedienza all’autorità della Chiesa, riprovando e condannando nei suoi stessi opuscoli ciò che la Chiesa riprova e condanna.
15 ottobre: Luisa lascia la “Casa della Divina Volontà”, l’Istituto delle Figlie del Divino Zelo e si trasferisce in un’abitazione in Via Maddalena 20.
28 dicembre: data dell’ultima pagina del Diario (Volume 36°) scritta da Luisa.


1939

giugno: p. Ludwig Beda invia una lunga lettera al Santo Ufficio, allegando il testo del Trattato corretto in alcuni passi più dubbi nel tentativo di riabilitarne la pubblicazione.


1942

3 agosto: lettera di Luisa a papa Pio XII per ottenere nuovamente la facoltà di celebrare la Messa in casa sua.


1947

4 marzo: alle ore 6 del mattino dopo circa 15 giorni di forte polmonite Luisa muore.
7 marzo: funerali con grandissima affluenza di persone. Luisa è tumulata nel cimitero cittadino nella cappella di famiglia di don Benedetto Calvi.
marzo-aprile: l’arcivescovo di Trani mons. Francesco Petronelli dà mandato di raccogliere notizie che riguardano Luisa per invocarne la riabilitazione presso la Santa Sede.


1948

27 novembre: l’arcivescovo di Trani, il domenicano Reginaldo Giuseppe Maria Addazi, concede il permesso di stampare l’immaginetta di Luisa con la reliquia e la preghiera per implorare la beatificazione, dandole il titolo di “Serva di Dio”.


1950

21 settembre: mons. Reginaldo Giuseppe Maria Addazi scrive una lettera alle competenti autorità civili per ottenere il trasferimento delle spoglie mortali di Luisa dal cimitero alla Chiesa di S. Maria Greca. La richiesta trova prima la resistenza delle autorità civili e successivamente di quelle ecclesiali.


1963

3 luglio: traslazione della salma dal cimitero di Corato alla parrocchia Santa Maria Greca di Corato.


1987

4 marzo: l’arcivescovo di Trani, mons. Giuseppe Carata, nel 40° anniversario della morte di Luisa, erige canonicamente a Corato la “Pia Associazione Luisa Piccarreta, Piccoli Figli della Divina Volontà”, di cui sr. Assunta Marigliano, fondatrice, è nominata prima presidente.


1994

25 febbraio: l’arcivescovo di Trani mons. Carmelo Cassati riceve dalla Sacra Congregazione per le Cause dei Santi il nulla osta all’apertura dell’Inchiesta Diocesana sulla vita, virtù e fama di santità della Serva di Dio Luisa Piccarreta. La “Pia Associazione Luisa Piccarreta, Piccoli Figli della Divina Volontà” si costituisce “Parte attrice” della causa. Mons. Felice Posa è nominato postulatore diocesano.


1995

13 novembre: l’arcivescovo mons. Carmelo Cassati richiede al Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, card. Joseph Ratzinger, copia fotografica e fotostatica dei 34 quaderni manoscritti del Diario custoditi presso l’archivio di questo dica- stero. Detta copia viene accordata ed eseguita dal 29 gennaio al 2 febbraio 1996.


2001

11 febbraio: l’arcivescovo mons. Giovan Battista Pichierri nomina mons. Sabino Amedeo Lattanzio nuovo postulatore diocesano.


2005

29 ottobre: l’arcivescovo mons. Giovan Battista Pichierri chiude l’inchiesta diocesana.


2006

2 aprile: l’arcivescovo mons. Giovan Battista Pichierri invita la “Pia Associazione Luisa Piccarreta P.F.D.V.”, in qualità di “Parte attrice” della Causa, a costituire, sotto la propria responsabilità, la “Segreteria della Causa di Beatificazione e Canonizzazione”.


2007

31 gennaio: lettera della Conferenza Episcopale Pugliese indirizzata alla Congregazione delle Cause dei Santi per sollecitare tempi brevi nello svolgimento dell’iter canonico della Causa.
22 febbraio: conclusione dell’inchiesta diocesana suppletiva.


2010

13 giugno: l’arcivescovo mons. Giovan Battista Pichierri erige la Pia Associazione in associazione pubblica di fedeli con la denominazione “Associazione Luisa Piccarreta-Piccoli Figli della Divina Volontà” e ne approva il nuovo statuto.


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