Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie  
Dio e i Fratelli
Periodico di informazione sulla Causa di Canonizzazione del Servo di Dio sac. Raffaele Dimiccoli
home | archivio bollettini | archivio fotografie | biografia | cronologia | pubblicazioni | immaginette

6 luglio 2005
L’inaugurazione del monumento in bronzo di mons. Dimiccoli corona il sogno dell’Ospedale a lui intitolato

Se l’intitolazione del nuovo Ospedale civile di Barletta al Servo di Dio mons. Angelo Raffaele Dimiccoli, inaugurato il 14 luglio dello scorso anno, è stata un’avventura veramente sorprendente, non da meno è stata l’impresa per la realizzazione dell’imponente gruppo scultureo fuso in bronzo, rappresentante lo stesso Servo di Dio nell’atto di accogliere e sorreggere un ragazzo per aiutarlo nel suo percorso di vita, opera dell’artista Orazio Del Monaco, collocata sul piazzale antistante il nosocomio barlettano.
Fin dal 1996, anno in cui fu introdotta la Causa di Beatificazione e Canonizzazione di don Dimiccoli, andavo accarezzando l’idea di realizzare il monumento e già da allora interpellai diversi artisti sparsi nel nostro territorio pugliese. Tuttavia, per mancanza di possibilità finanziarie, si optò per la realizzazione del portone di bronzo dell’artista molese Ido Maggi, inaugurato il 30 luglio 1998 presso l’abitazione del Servo di Dio.
Ma il pensiero del monumento ha continuato a martellare la mia mente finché nei mesi scorsi, per via del tutto provvidenziale, la generosità del signor Ciccio Chiariello, vecchio (anagraficamente) e al contempo giovane (di spirito) discepolo di don Raffaele Dimiccoli, quale segno di gratitudine per il bene ricevuto dal suo indimenticabile Santo Direttore, con la consorte Francesca Antonucci, ha permesso che tale sogno si realizzasse.
Assicurata la base economica, subito ci si è messi all’opera e la sorte è caduta sul noto e qualificato artista grottagliese Orazio Del Monaco, professore universitario presso la Facoltà dei Beni Culturali di Bari, che nel gennaio scorso aveva già approntato il bozzetto in creta. L’opera, realizzata a Napoli nella fonderia artistica Di Giacomo, rientra tra le iniziative programmate per le celebrazioni del 50° anniversario di morte del Servo di Dio.
La scultura, la cui altezza è di metri 2,35, è stata posizionata su un blocco di pietra locale di circa centocinquanta quintali, estratta dalla Contrada “Petrale”, presso la tenuta del sig. Domenico Dicuonzo, pronipote del Servo di Dio.
È significativo sapere che i piedi di don Raffaele continuino a poggiare sulla sua terra, così come in vita l’ha calpestata in lungo e in largo, per portare nelle case dei più bisognosi il soccorso della carità.
L’inaugurazione è avvenuta il 6 luglio, alle ore 19.00, tra l’esultanza generale dei cittadini, alla presenza dell’arcivescovo S.E. mons. Francesco Monterisi, Segretario della Congregazione per i Vescovi e nostro illustre concittadino.

Hanno preso parte il Direttore Generale dell’AUSL BA/2, Giovanni B. Pentasuglia, il Sindaco di Barletta dott. Francesco Salerno, il personale medico-sanitario, i componenti del GAV (Gruppo Assistenza Volontari “Mons. Dimiccoli”) con la presidente Maria Di Genova, il zelante cappellano dell’Ospedale don Gennaro Dicorato, e soprattutto gli infermi che attualmente popolano l’Ospedale che, nella speranza di una pronta guarigione, invocano la potente intercessione del Servo di Dio mons. Raffaele Dimiccoli, il quale, essendo stato in terra dotato di grande spirito umanitario, ora dal cielo continuerà ad assisterli, quale loro celeste patrono.

sac. Sabino Lattanzio
Vicepostulatore

Sito a cura della Commissione Cultura e Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi.
© 2003 - Editrice Rotas - Tutti i diritti sono riservati.